a pasqua spegni il biogas
di alberto zolezzi
In questi giorni sono stati pubblicati molti studi sul ruolo dell’inquinamento nella virulenza del nuovo Coronavirus: secondo lo studio dell’Università di Harvard (tra le più prestigiose al mondo) per ogni punto in più di PM2.5 la mortalità da nuovo Coronavirus aumenta del 15%, anche solo per l’esposizione pregressa.
Dal 2011 lotto contro la tecnologia del biogas applicata in maniera speculativa in tutta Regione Lombardia: oltre 500 impianti donati dal Celeste (ora biancoceleste per la tuta indossata per un po’ in galera) Formigoni, impianti che NON fanno parte di alcuna economia circolare, non chiudono filiere aziendali locali ma ospitano ogni tipo di rifiuti (concia pelli, macellazione e molto altro), impianti che ora la Giunta Regionale vuole aprire indiscriminatamente al siero di latte. Quindi, durante la seconda più grande epidemia del millennio (la prima è stata fra Brescia e Mantova nel settembre 2018) tu apri a prodotti potenzialmente infetti? Dove sono i dati delle patologie degli animali da latte? Dove sono i dati degli antibiotici utilizzati negli allevamenti e che verrebbero sparsi nelle nostre falde, di un’Italia record europeo per morti da resistenza antibiotica (oltre 13mila all’anno) con il 50% delle morti di tutta l’Unione Europea? Senza contare i 49mila morti da infezioni ospedaliere all’anno?
In questi giorni suggerisco sempre di restare a casa, ma intanto di tenere acceso il cervello. Ok le cure palliative, ok la compassione di una colomba e un uovo, ma se hai le chiavi per chiudere le 4 centrali a biogas del mio Comune, per emergenza sanitaria e ambientale in corso, lo devi fare prima di passare a distribuire omaggi (anche se sono stati autorizzati nella consiliatura precedente).
Il Governo attuale ha accettato di non rinnovare gli incentivi per i vecchi impianti a biogas oltre 300 kW, si faccia così in subordine: si abbassi la potenza a 300 kW. Ricordo che ogni NM3 di un impianto a biogas emette almeno 500 mg di NOx, così sotto attenzione per la virulenza del virus; un turbogas (non emette aria fresca) 20 mg; quando ARPA Lombardia ha controllato gli impianti a biogas ha trovato oltre 600 mg, ovvero 25 volte più inquinamento di un turbogas a parità di energia prodotta e i turbogas ora sono in azione avvelenandoci.
Gli studi proseguono, seguite e date forza agli scienziati indipendenti che stanno lavorando senza alcuna sovvenzione (pensate a quante raccolte fondi per chi ci inquina in questi giorni!). Spegnere le emissioni non strategiche e scollegate da piccole realtà aziendali è fondamentale e ricordate (lo dice la letteratura scientifica) che la zootecnia è stata collegata alla diffusione di molti virus, aviaria ecc, feci di animali da allevamento intensivo come carrier. Guardate cosa è successo a Nembro e Montichiari dopo le recenti fiere zootecniche, e questi punti non sono per attaccare un settore ma per riflettere, se ci sono troppi animali trattati in condizioni inconcepibili bisogna ridurre perchè la bulimia ci sta uccidendo.
Se a Mantova la situazione del contagio e della gravità dei casi è stata di poco migliore che nel resto della Lombardia è in parte dovuto a un inceneritore che non c’è (Pro Gest), a un inceneritore che per qualche settimana non ha funzionato (a Sustinente) e alle battaglie di molti ambientalisti che sono semplicemente realisti. Guardate che non è in gioco di una o l’altra parte politica, ma è in gioco la nostra specie. Vogliamo stare ancora qui su questa Terra? Certo, è bello vedere il mio paese natale Lavagna con i delfini e altri cetacei che nuotano tranquilli davanti alle spiagge, è bello vedere la Baia del Silenzio con l’acqua caraibica, vedere in India le tartarughe che si riproducono. In questo momento la Natura ci sta dicendo: guardate che non siete essenziali, il mondo è bello anche senza di voi. Quindi restate pure ma con rispetto e senza ipocrisia.